Il volto di Dante. Quando l’Antropologia riscrive la Storia

Il volto di Dante.  Quando l’Antropologia riscrive la Storia

Lunedi' 11 dicembre 2006 alle ore 21,

alle Fate Ignoranti - P.za del Luogo Pio n.10 - Livorno

Il Professore Francesco Mallegni (Ordinario di Paleoantropologia - Università di Pisa)

ci accompagnerà in un viaggio affascinante tra ricerca antropologica, storia e leggenda
alla scoperta dei volti del passato.

La ricostruzione dei volti dei personaggi del passato non è che una componente delle informazioni ricavabili dalle analisi biologiche dei loro resti scheletrici e costituisce con questi ultimi quell’interfaccia irrinunciabile alla storia, alle tradizioni e ai documenti che permettono di ridare vita all’umanità vissuta prima di noi. Utilizzando le conoscenze dell’antropologia fisica, molecolare e forense è stato possibile dare un volto e un nome a personaggi famosi, come Giotto e il Conte Ugolino, o scoprire segreti innominabili come nel caso di Enrico VII. L’ultimo uomo illustre al quale Mallegni ha dato un volto è Dante Alighieri.

Scienza ed epistemologia: dal meccanicismo alla complessità

Scienza ed epistemologia: dal meccanicismo alla complessità

Lunedi' 27 novembre 2006 alle ore 21,

alle Fate Ignoranti - P.za del Luogo Pio n.10 - Livorno

Alfonso Maurizio Iacono (Filosofo-Università di Pisa)
Leone Fronzoni (Fisico- Università di Pisa)

Negli ultimi decenni, dal corpo stesso della scienza, è nata una profonda riflessione sui paradigmi epistemologici da essa a lungo adottati: il metodo meccanicista, fondato sul riduzionismo e sul determinismo, ha segnato i suoi limiti nel momento in cui la scienza si è posta il problema di descrivere e comprendere la dinamica dei sistemi complessi, in particolare dei sistemi viventi.

Quali sono dunque i paradigmi della complessità? È sempre vero che per comprendere un fenomeno osservato sia necessario scomporlo nei suoi elementi semplici? È sempre vero che gli esiti di tutte le modificazioni indotte in un sistema, risultino prevedibili e reversibili? È sempre vero che esiste un’unica descrizione del fenomeno osservato? È vero che esiste un’osservazione “oggettiva” della realtà? Filosofia e fisica a confronto.

Le onde gravitazionali, una nuova finestra sull'universo

Le onde gravitazionali, una nuova finestra sull'universo

Martedi' 24 ottobre 2006 alle ore 21.00

Bottega del caffè - Piazza del Luogo Pio - Livorno


Introduzione: Francesco Pagni
Relatore: Prof. Carlo Bradaschia - INFN Pisa

 

Le onde gravitazionali, debolissime increspature dello spazio-tempo, vengono generate da corpi dotati di massa, che si muovono di moto accelerato. La loro origine verrà introdotta, assieme ai meccanismi di produzione ed ai metodi per rivelarle. Verrà descritto il grande interferometro Virgo, costruito a Cascina per captare le onde gravitazionali emesse da violenti fenomeni astrofisici, e verrà illustrato l'interesse per poter osservare l'universo mediante un nuovo strumento, complementare ai classici telescopi ottici ed ai radiotescopi.

Conferenza sulle Tecnologie del Gas Liquido

Conferenza sulle Tecnologie del Gas Liquido

Giovedi' 14 settembre 2006 alle ore 21,

Bottega del caffè - P.za del Luogo Pio - Livorno


Introduzione Prof.Francesco Pagni
Relazione: Ing. chimico Paolo Emilio Manacorda attuale Presidente Comitato Gestione A.S.A.
Intervento: Ing.Giovanni Mariani ENEA Pisa

La conferenza si propone l’obiettivo di illustrare, in modo divulgativo, le tecnologie che vengono utilizzate per l’approvvigionamento del gas liquido. Si propone anche di tratteggiare gli elementi essenziali della "catena del valore" in questo comparto industriale. In particolare verranno illustrati i sistemi di liquefazione del gas, del suo trasporto via nave e delle tecnologie necessarie alla rigassificazione. Questa parte della conferenza avrà come focal point la sicurezza delle operazioni e l’impatto ambientale. La seconda parte affronterà i temi del costo di questa materia prima ed il trasferimento di valore aggiunto dai paesi consumatori a quelli produttori che non sempre coincidono col mondo Opec.

Problemi di sicurezza internazionale dopo l'11 Settembre 2001

Problemi di sicurezza internazionale dopo l'11 Settembre 2001

Lunedì 4 settembre 2006 alle ore 21.30

Bottega del caffè - P.za del Luogo Pio - Livorno


Animatore: Francesco Lenci, CNR, USPID, CISP


Ospiti:
Giuliano Colombetti, CNR, USPID
Roberto Fieschi, Università di Parma, USPID
Diego Latella, CNR, USPID, CISP

USPID = Unione Scienziati Per Il Disarmo

CISP = Centro Interdisciplinare Scienze Pace

Fino al dissolvimento dell’Unione Sovietica lo scenario politico internazionale è stato caratterizzato e condizionato dall’equilibrio del terrore e dalla minaccia della mutua assicurata distruzione in caso di conflitto nucleare tra USA e URSS. Adesso alle quotidiane morti di migliaia e migliaia di uomini donne e bambini per fame e malattie e povertà si aggiungono le morti quotidiane di uomini, donne e bambini vittime di guerra e di attentati. Per cercare di contribuire a capire come si e’ arrivati a questa situazione e, forse, come se ne potrebbe uscire, alcune delle questioni cruciali sono: a) i disegni strategici degli Stati Uniti quali risultano dai documenti del PNAC (Project for the New American Century) del Settembre 2000 (un anno prima dell’11 Settembre); b) il terrorismo internazionale e la teorizzazione degli interventi preventivi; c) il ruolo delle Nazioni Unite ed il suo rilancio