Logistica a Livorno
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Logistica a Livorno
Lunedì 20 Ottobre 2008, ore 21.15
presso il locale Le Barrique in via Buia
sorseggiando un caffè o una birra ne discutiamo con l’aiuto di:
Prof. Franco Turini - Prof.ssa Giovanna Colombini - Dott.ssa Darya Majidi
Una delle vocazioni naturali di Livorno è la movimentazione di merci e persone. Per realizzare al meglio questa vocazione è necessario che la città e gli imprenditori che operano nel settore aumentino il loro livello di capacità di innovazione nel settore della logistica, che sempre di più sta diventando un settore multidisciplinare dove conoscenze economiche, legali, informatiche e gestionali debbono essere integrate per la soluzione dei problemi. La serata sarà dedicata a discutere questi temi da tutti i punti di vista.
La Prof.ssa Colombini, Assessore con delega ai Rapporti con l’Università e la Ricerca, ci offrirà il punto di vista dell’Amministrazione comunale e dell’impegno dell’Università a costruire percorsi didattici finalizzati allo scopo.
La Dott.ssa Majidi, Vice Presidente di Confindustria Livorno, ci offrirà il punto di vista degli imprenditori in generale e di chi produce innovazione tecnologica nel campo della logistica.
La Scimmia Musicale
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La Scimmia Musicale
Ipotesi sull’origine della musica
Martedì 24 giugno 2008, ore 21.15 presso il locale Le Barrique in via Buia
sorseggiando un caffè o una birra ne discutiamo con l’aiuto di:
Marco Lenzi - compositore e musicologo
L’ospite sarà presentato da Emiliano Carnieri, del Caffè della Scienza
La musica e la danza sono presenti in tutte le culture umane. I primi strumenti umani conosciuti risalgono a circa 30.000 anni fa: la musica ha da sempre accompagnato la storia dell’umanità. Tuttavia, pur essendo uno dei tratti distintivi della nostra specie gli esperti del settore hanno raramente affrontato la questione della sua origine. Per molti la musica è solamente un’attività ludica, una semplice e casuale conseguenza dell’evoluzione tecnologica. In realtà, solo un approccio interdisciplinare di questo affascinante fenomeno permetterà probabilmente di formulare un’ipotesi complessiva sulla storia naturale della musica.
Cambiamenti climatici e globalizzazione economica
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Cambiamenti climatici e globalizzazione economica
Mercoledì 28 Maggio 2008 alle ore 21,15 - Fortezza vecchia -
Prof Giampiero Maracchi
Istituto di Biometeorologia CNR, Firenze
E’ noto che l’uso crescente di combustibili fossili, attraverso i prodotti della loro combustione come l’anidride carbonica, porta all’alterazione degli equilibri climatici. La risposta che si è cercato di dare, oltre al monitoraggio di questi prodotti gassosi, è stato la formulazione di criteri e norme che dettano i limiti entro i quali contenere tali sostanze. La risposta si è basata su un approccio quasi esclusivamente tecnologico coerente con il modello di economia industriale di Kyoto. Movimenti ambientalisti hanno portato l’attenzione su una serie di misure da prendere per rendere lo sviluppo sostenibile. Tuttavia il termine sviluppo richiama il principio di base di tutte le economie dei paesi industrializzati, che è quello dell’incremento del prodotto interno lordo di una economia che è sostanzialmente basata sui consumi che aumentando, farebbero aumentare il benessere. Esiste la necessità di definire meglio il concetto di benessere quanto meno di non ridurlo solamente ad indicatori di tipo economico finanziario ma anche ad aspetti che rendano la vita più piacevole come soddisfazione del lavoro, tempo dedicato a se stessi ed ai propri interessi, il soddisfacimento di esigenze di tipo culturale.
Fede e razionalità scientifica
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Lunedì 26 maggio 2008 alle ore 21,15
presso La Bottega del Caffè in Viale Caprera 35
Fede e razionalità scientifica
Cellule staminali, accanimento terapeutico, testamento biologico, procreazione assistita, aborto; ma anche ogm, robotica, clonazione, e ancora estinzioni di specie provocate dall’uomo e supersfruttamento delle risorse, delle fonti energetiche e dei beni comuni e molti altri problemi pongono interrogativi a cui si deve rispondere per il bene delle società umane presenti e future e degli altri esseri viventi che popolano il Pianeta. Le risposte da dare comportano scelte economiche, politiche e sociali di grande rilevanza che si basano su scale di valori spesso diverse ed in conflitto. In tutto il Mondo, ma in particolare nel nostro Paese, si sono spesso scontrati i punti di vista delle scienze , delle filosofie e delle religioni anche se il tempo ha spesso sanato conflitti che sembravano inconciliabili.
Eppure ancora scontri e accuse reciproche sono alla ribalta della cronaca. Relativismo e integralismo, contrapposizione, o riconoscimento reciproco delle specificità del sapere scientifico e di quello religioso? L’autonomia e responsabilità degli scienziati e di chi
applica le conoscenze scientifiche bastano per salvaguardare il Pianeta e i viventi e le scelte etiche che presiedono comunque al controllo delle opere individuali e collettive degli esseri umani su quali principi devono essere fondate? E’ auspicabile e possibile trovare un terreno di discussione positiva su questi temi fra fede e razionalità scientifica tenendo conto che religioni e scienze hanno fondamenti e posizioni variegate fra di loro ed al loro interno?
Accolti per il Caffè della Scienza da:
Marcello Buiatti genetista - Univ. Firenze -
ci aiuteranno a capirne di più:
Marcello Cini fisico - Univ.La Sapienza Roma
Franco Giorgi neuroscienziato di religione cattolica - Univ. Pisa
Giuseppe Laras docente di filosofia ebraica - Univ Milano
Autonomia della ricerca scientifica e condizionamento della politica
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Autonomia della ricerca scientifica e condizionamento della politica
Giovedì 15 maggio 2008 alle 21.15 a Le Barrique in V. Buia
sorseggiando un caffè o una birra ne discutiamo con:
Marcello Buiatti – genetica Univ. Firenze Pres.Ass. Ambiente e lavoro
Rino Falcone – CNR Roma Cons. Scient. Min. Università e Ricerca
ospitati per il Caffè della Scienza da Marcello Lenzi
Che la politica, intesa come l’insieme dei meccanismi e dei rapporti attraverso i quali si esercita il potere, abbia da sempre influenzato la ricerca scientifica e le sue applicazioni è un fatto (Archimede e i suoi specchi ustori, per quanto avvolti nel mito, ne sono un esempio).Tuttavia nel secolo appena trascorso questo è diventato particolarmente evidente a partire almeno dagli studi di Marconi e dal Progetto Manhattan per la bomba atomica. Ma è negli ultimi 50 anni, con la guerra fredda da un lato, con la crescita esponenziale dei finanziamenti richiesti da progetti sempre più costosi e con la iperspecializzazione indispensabile a stare in gara a livello internazionale dall’altro, che gli interessi dei soggetti economici e militari e dunque politici sono diventati talmente rilevanti che davvero l’immagine romantica dello scienziato alla Darwin, che da solo nel chiuso della sua casa impiega più di trent’anni prima di pubblicare gli esiti della sua
ricerca, appartiene ormai ad un mondo definitivamente scomparso.
Oggi è la cosiddetta Big Science che consente i progressi che sono sotto i nostri occhi e questodetermina la inevitabile dipendenza della ricerca dal sostegno dell’apparato conomico-militare e del ceto politico-governativo con conseguenze pesanti sulla presunta libertà della Scienza.
Iniziativa inserita nella Primavera della Scienza a Livorno Aprile / Giugno 2008